Ganglio Artrogeno
(Cisti del Polso)
Il ganglio artrogeno (detto anche cisti del polso o cisti gangliare) è una patologia molto frequente che spesso si presenta come una tumefazione rotondeggiante o plurilobata di consistenza duro-elastica del polso o della mano.
Le cisti si ritrovano generalmente sulla faccia dorsale (superiore) del polso, meno frequentemente sulla faccia volare (palmare) del polso, sull'articolazione interfalangea distale (cisti mucose) o alla base del dito.
Non ci sono cause specifiche per l'origine del ganglio, ma spesso sono da riferirsi a precedenti traumi. Queste lesioni possono provocare dolore, soprattutto con i movimenti del polso o delle dita.
La cisti generalmente origina dalla rima articolare fra due ossa (ganglio artrogeno ) o dalla guaina tendinea (cisti tendinea)
La loro dimensione può variare da pochi millimetri a 3-4-centimetri di diametro, possono aumentare o, più raramente, diminuire di grandezza e provocare dolore. Al polso sono dovute dalla "fuoriuscita" del liquido presente normalmente nell'articolazione (liquido sinoviale), la quantità di tale liquido può aumentare (in caso di infiammazione, traumi, artrosi o senza una causa apparente). Il loro aumento di volume (e l'eventuale diminuzione o "apparente" scomparsa) è determinato da un meccanismo a valvola che s'instaura tra l'articolazione e la cisti.
A livello delle dita più spesso sono dovute alla fuoriuscita dello stesso liquido sinoviale, che si trova intorno ai tendini (cisti tendinee) oppure essere originate dalle articolazioni delle dita.
Cause:
In genere non c'è una causa diretta, ma c'è una concomitanza di fattori predisponesti: anatomia della rima articolare interessata, traumi, uso frequente.
Sintomi:
Presenza di tumefazione generalmente dorsale o meno frequentemente volare del polso o di un dito. Dolorabilità locale durante i movimenti di flesso-estensione con limitazione degli stessi.
Esami diagnostici:
Normalmente una visita medica specialistica è sufficiente per formulare la diagnosi che verrà, nei casi dubbi, confermata dall'RX per valutare lo stato delle articolazioni vicine, in casi selezionati un'ECOGRAFIA o RMN per valutare i rapporti con le strutture vicine.
Terapia:
La sintomatologia può (in rari casi) regredire autonomamente (ma temporaneamente per il "meccanismo a valvola") o semplicemente grazie al riposo e a terapia con farmaci anti-infiammatori.
Nella quasi totalità dei casi si dovrà comunque ricorrere all'intervento chirurgico che consiste nel rimuovere la cisti gangliare eradicandola dalla sua base d'impianto.Questo puo' richiedere la rimozione di una porzione della capsula articolare o della guaina tendinea adiacente alla cisti.
L'incisione cutanea è di circa 3-4 cm.
Attualmente oltre alle tecniche chirurgiche a cielo aperto esistono tecniche endoscopiche (intervento eseguito attraverso una piccola cannula introdotta nel palmo o nel dorso della mano mediante una piccola incisione).
Tra le tecniche chirurgiche a cielo aperto quella microchirurgica, è la procedura eseguita dalla nostra equipe; tale metodica assicura oltremodo il rispetto delle strutture anatomiche più delicate, grazie all'ausilio di mezzi ottici d'ingrandimento (2-4x) ed offre al paziente le migliori garanzie.
Anestesia:
Plesso brachiale
Post-operatorio:
Dopo circa 7 giorni verrà effettuata la prima medicazione chirurgica; tra il 12° e il 14° giorno si effettuerà la rimozione dei punti.
Dopo l'intervento si può e si devono muovere le subito le dita della mano lasciate opportunamente scoperte dalla medicazione, ma è bene evitare sforzi per 20-30 giorni.
A giudizio del medico si può effettuare fisiokinesiterapia mirata post-chirurgica per accelerare i tempi di recupero appena dopo la rimozione chirurgica. Si può riprendere il lavoro in 7-10 giorni nel caso di lavoro di concetto, in 20-30 giorni nel caso di lavoro manuale pesante.
I rischi legati all'intervento (fortunatamente molto rari) sono principalmente: la formazione di una cicatrice dolorosa (che però in genere migliora in 3-6 mesi), la lesione chirurgica (o in corso d'intervento) di un ramo nervoso (soprattutto nel caso di decorsi anatomicamente anomali), le infezioni.